Il CPI statunitense esce al 6.5% anno su anno e conferma la tendenza al rallentamento dell’inflazione.
Insieme ai primi segnali di contenimento dell’inflazione europea questo produce un clima positivo sui mercati
Prime trimestrali delle grandi banche USA tra luci ed ombre con risultati buoni ma attese di una moderata recessione
Evento centrale della settimana è stato il rilascio del CPI statunitense. Dopo due dati sotto le attese si cercava la conferma di un trend al ribasso. Al contrario dei mesi scorsi, quando gli investitori erano terrorizzati rispetto a possibili ulteriori dati sopra le attese, in questa occasione il clima era piuttosto fiducioso.
Un dato buono era già nei prezzi e quindi una delusione avrebbe prodotto ribassi importanti. Il dato è invece uscito esattamente in linea con le previsioni a +6.5% anno su anno per quanto riguarda l’headline number e a +5.70% per quanto riguarda la parte core.
Non vi sono dunque state sorprese negative. L’inflazione dei servizi rimane ancora …