Come leggere i segnali provenienti dai prezzi relativi: una guida pratica
Spesso sono proprio i prezzi di mercato a darci le informazioni più preziose. Quella che potremmo chiamare la “conoscenza collettiva” del mercato fa sì che l’andamento dei prezzi relativi tra diversi asset segnali in anticipo cose che noi non vediamo ancora.
Per analizzare l’andamento dei prezzi relativi si usano concetti come quello di correlazione o di forza relativa.
Visto che il concetto di correlazione è probabilmente noto a tutti, soffermiamoci per un istante sul concetto di forza relativa.
Guardiamo per esempio al grafico di Apple negli ultimi 4 anni. Chiaramente vediamo una discesa in occasione della pandemia, un recupero e poi una discesa anche nel corso del 2022.
Questo grafico ci dice però poco della performance relativa di Apple. Ad esempio, ha fatto meglio o peggio dell’indice S&P 500?
Potremmo costruire quindi un grafico di forza relativa. Possiamo ottenerlo facendo semplicemente il rapporto tra Apple e l’indice S&P 500. Questo rapporto sale quando il numeratore cresce più del denominatore, quindi quando Apple sovraperforma, e viceversa. Se lo mettiamo su un grafico, quando la linea che rappresenta questo rapporto sale vuol dire che Apple sta facendo meglio dell’indice.
Se usiamo questo grafico insieme a quello di Apple precedente vediamo che otteniamo ulteriori informazioni. Per esempio, durante la pandemia, è vero che Apple è scesa ma ha sempre sovraperformato l’indice S&P 500. Al contrario, durante questi ultimi mesi Apple ha sottoperformato l’indice.
Dunque ora, utilizzando un semplice rapporto, possiamo visualizzare non solo se Apple è salita o scesa, ma anche se ha sottoperformato o sovraperformato un altro asset. Abbiamo cioè una misura della sua forza relativa.
Proviamo ad utilizzare questa tecnica per avere qualche informazione relativa all’economia.
Un rapporto che si usa spesso è quello tra consumi discrezionali e consumi non discrezionali. I consumi discrezionali sono quelli che posso scegliere di fare (un viaggio, l’acquisto di una macchina, ecc.). Quelli non discrezionali sono quelli che devo comunque fare (cibo, bevande, ecc.).
È lecito aspettarsi che se l’economia va bene i consumi discrezionali sovraperformino quelli non discrezionali. Al contrario, quando l’economia va male, i consumatori tenderanno a tagliare i consumi discrezionali mentre quelli non discrezionali dovranno per forza di cose rimanere pressoché inalterati.
Se metto in un grafico il rapporto tra consumi discrezionali e non discrezionali posso avere un indicatore che è talvolta leading rispetto all’andamento dell’economia e dei mercati. Come si vede, l’inizio del 2023, ha fatto registrare un deciso recupero dei consumi discrezionali rispetto a quelli non discrezionali.
Allo stesso modo, nell’economia attuale, mi posso aspettare che i semiconduttori siano un settore leading rispetto al resto dell’economia. La performace relativa dell’indice dei semiconduttori rispetto all’indice generale rappresenta senz’altro un segnale di fiducia.
Altro indicatore che può essere utilizzato è la performance relativa dei titoli high yield rispetto ai Treasuries. Con mercati bullish mi aspetto che i titoli High Yield sovraperformino i Treasuries grazie al restringimento degli spread di credito. Spesso, soprattutto negli Stati uniti dove il mercato dei bond è considerato il mercato dei professionals, indicazioni che vengono dal mondo obbligazionario sono considerate leading rispetto a quello azionario.
Dunque questi indicatori possono fornirmi una visualizzazione interessante della forza relativa di asset diversi. Che valenza hanno? Naturalmente, come tutti gli indicatori, non funzionano sempre e non possono essere utilizzati come unica informazione ma servono a comporre un quadro d’insieme.
Una delle indicazioni più utili è quella che viene chiamata divergenza. Ad esempio, che cosa succede se mentre il mercato azionario sta salendo sono proprio i settori più difensivi a sovraperformare o se gli high yield sottoperformano. Questo è il contrario di quello che dovrebbe succedere e potrebbe far suonare un campanello d’allarme.
Ma questo lo lasciamo per un prossimo articolo.