Il bilancio di questi primi due mesi di 2025
Buongiorno,
come spesso succede, i mercati amano prendersi gioco delle previsioni.
Questi primi due mesi di 2025, in cui è iniziato ufficialmente il mandato di Trump, vedono sottoperformare molti di quei temi che invece erano dati per vincenti.
In sostanza, negli Stati Uniti, è inaspettatamente aumentato il timore di un rallentamento economico a causa dell’incertezza relativa alla politica commerciale e ai tagli alla spesa pubblica.
In Europa, è aumentata l’attesa di un aumento delle spese per la difesa e di un allentamento dei vincoli di bilancio.
Questo ha portato ad una sottoperformance dell’azionario statunitense e a una sovraperformance dei Treasuries. Il contrario vale per l’Europa.
👉 Questa è la performance da inizio anno dei maggiori indici azionari globali:
Sovraperforma l’Europa guidata al rialzo dai finanziari. L’indice delle banche sale del 23% anche sulle attese di un allentamento delle regolamentazioni. Gli investitori istituzionali, enormemente sottopesati Europa a inizio anno, sono costretti a rincorrere i prezzi al rialzo. Secondo BOFA, per ogni 100 dollari di outflows dalle azioni europee, solo 3 euro sono rientrati.
Fa bene l’Hang Seng grazie alla spinta dei tecnologici. La vicenda DeepSeek ha dimostrato che la Cina potrebbe essere più avanti di quello che pensavamo nel settore AI e che potrebbe sviluppare in autonomia la tecnologia cui non ha accesso a seguito delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti alla vendita di chip.
Sottoperformano indici statunitensi appesantiti dalle Magnificent 7 su cui si era formato un eccesso di consenso. Il focus si sta spostando dagli enabler tecnologici e dagli hyperscalers agli adopters di successo dell’intelligenza artificiale. Viene premiato non chi investe di più in AI ma chi dimostra di saperla utilizzare in modo efficiente.
👉 Questa invece è la performance del reddito fisso:
Sovraperforma la parte a lunga dei Treasuries. Il Segretario al Tesoro Bessent ha dichiarato che questa amministrazione considera come un suo obiettivo la discesa della parte a lunga dei rendimenti dei titoli di stato. I tagli operati sulla pubblica amministrazione dal DOGE rappresentano una sorta di politica fiscale restrittiva che aiuta a contenere i i tassi a lungo termine. Anche le attese di rallentamento economico contribuiscono a contenere i rendimenti a lungo termine.
Sottoperforma la parte a lunga delle curve dei rendimenti in Europa, dove si parla di allentamento dei vincoli di bilancio per spese strategiche che potrebbero implicare l’emissione di nuovo debito e una minore disciplina fiscali anche in paesi come la Germania.
Fanno ancora bene i corporates ma, nel caso le aspettative di rallentamento dovessero affermarsi ulteriormente, gli spread della parte High Yield potrebbero cominciare a risentirne.
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Buona domenica da Cube. 🍀🍀