Inflazione tedesca (e francese questa mattina) sotto le attese
Pesante Wall Street a causa di Tesla, Apple e settore energia
Oggi Job openings e venerdì il report sul mercato del lavoro
Inflazione europea sotto le attese
La prima sorpresa di questo 2023 sul fronte economico è venuta da un dato preliminare sul CPI tedesco sotto le attese. Il dato è uscito all’8.6% anno su anno contro una previsione di 9.1%.
Parte del ribasso dei prezzi è dovuto al contributo da parte del governo federale per il pagamento di gas e riscaldamento che è stato erogato nel corso del mese di dicembre. Rimane molta incertezza riguardo a come gli aiuti statali andranno ad impattare il CPI definitivo anche per la complessità della contabilizzazione di tali aiuti.
Il dato migliore delle attese si è riflesso in un euro al ribasso, probabilmente nell’aspettativa che possa indurre la BCE ad un atteggiamento meno hawkish, e in un tono di nuovo sostenuto per i listini azionari europei che continuano a sovraperformare quelli statunitensi.
Ha continuato a brillare l’oro toccando quota 1850 dollari sulla scia probabilmente di nuovi acquisti da parte delle banche centrali che, nel terzo quarto del 2022, hanno toccato la cifra record di 399 tonnellate
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Non è un mistero che le banche centrali non allineate con gli Stati Uniti vogliano diversificare le proprie riserve fuori dal dollaro e questo flusso di acquisti spiega la sovraperformance dell’oro rispetto al livello che sarebbe indicato dall’andamento dei tassi reali (con cui l’oro è correlato negativamente).
Wall Street appesantita da Apple e tesla
Meno brillante invece Wall Street. Si è trattato comunque di una sessione molto particolare in cui gran parte della pressione è venuta da Apple e Tesla. Per Tesla, che ieri ha lasciato sul terreno il 13%, pesa l’annuncio di consegne sotto le attese (seppure più del 30% superiori a quelle dell’ultimo trimestre 2021) e soprattutto il grande rumore attorno all’acquisizione di Twitter che sta causando forti malumori tra gli azionisti di Tesla. Per Apple invece pesano le incertezze riguardo alla tenuta della domanda soprattutto per quanto riguarda gli I-Phones.
Male anche il settore energia a causa del ribasso del 4% del petrolio su cui si combatte una battaglia tra 70 e 80 dollari del WTI. Ieri sono state citate preoccupazioni riguardo alla diffusione del Covid in Cina ma le azioni cinesi continuano a trattare con un tono sostenuto (l’Hang Seng è più del 40% sopra i livelli di fine ottobre) che testimonia come al momento ci sia più fiducia che timore rispetto ad una seppur problematica riapertura. L’area intorno a 70 dollari continua a rappresentare un buon supporto per il petrolio.
Grandi ribassi anche per il prezzo del gas naturale il cui contratto futures statunitense ha perso circa il 25% nell’ultima settimana mentre quello sul gas olandese ha perso il 15% principalmente a causa dell’ondata di clima mite.
Dati importanti per il mercato del lavoro USA. Come interpretarli.
Oggi ancora rilasci di dati importanti prima dell’atteso report sul mercato del lavoro statunitense di venerdì.