In queste prime battute dell’anno sovraperformano decisamente Europa e Asia
Il rally delle azioni tecnologiche cinesi
I dati sul mercato del lavoro USA rimangono forti
La sovraperformance di Asia e Europa
Tre giorni sono naturalmente troppo pochi per individuare un trend ma questo inizio anno sembra essere partito con una leadership di mercato completamente capovolta rispetto a quelli precedenti. Sono infatti gli indici europei e asiatici ( parte il Giappone) a sovraperformare quelli statunitensi e, nella dinamica interna di questi ultimi, continuano a sottoperformare le megacap.
Per quanto riguarda la partenza a razzo degli indici europei, giocano senza dubbio fattori tecnici in quanto il sottopeso da parte della quasi totalità dei gestori li rende particolarmente sensibili a qualsiasi sviluppo positivo. I dati sull’inflazione in alcuni dei maggiori paesi europei di questa settimana sono usciti sotto le attese. Ieri è stata la volta della Francia il cui CPI è uscito al 6.7% anno su anno contro attese di 7.3%.
Oggi il dato italiano, atteso all’11.6% YoY, e domani quello europeo. Dopo il dato tedesco e quello francese sono quindi innegabili dei segnali di rallentamento dei prezzi, anche se le rilevazioni sono in parte alterate dai sussidi governativi a fronte del caro energia. I sussidi andranno a ridursi nei prossimi mesi ma il mercato ha preso a scontare anche il grande calo dei prezzi dell’energia che coincide con l’ondata di clima mite di questo periodo. Ieri il futures olandese sul gas TTF è sceso a 65 eur per Mwh. Aveva raggiunto un massimo a 340 eur. Siamo ora a livelli inferiori a quelli a cui scambiava al momento dell’invasione dell’Ucraina.
Il rallentamento della corsa dei prezzi e il ribasso del prezzo del gas sono stati salutati con un rally dei titoli governativi europei. È già noto che la BCE rimarrà hawkish in ogni caso per i prossimi meeting e i rendimenti europei potrebbero salire ancora nei prossimi mesi. L’impressione è comunque che ci sia molta liquidità in attesa di essere investita. L’attività sul mercato primario già da questa settimana solitamente di ripresa lenta mostra come ci sia domanda anche per titoli ad alto rendimento (ieri sono stati annunciati due perpetui rispettivamente per Paribas e Sabadell).
Nel grafico la variazione dei rendimenti dei titoli di stato nei vari paesi nel corso di questa settimana.
Il rally delle azioni tecnologiche cinesi
Continua violento il rally delle azioni tecnologiche cinesi. Ieri a New York l’indice Nasdaq Golden Dragon, che rappresenta le azioni tecnologiche cinesi quotate a New York, è salito del 9% ed è ora circa l’80% sopra i minimi di ottobre. Lo spazio di recupero rimane comunque elevato visto che siamo ancora circa il 65% sotto i massimi.
L’entusiasmo si è scatenato anche a seguito dell’autorizzazione da parte delle autorità un aumento di capitale da parte della consumer unit di ANT per un equivalente di 1.5 miliardi di dollari. Ricordiamo che il divieto all’IPO di ANT a fine 2020, di cui Alibaba detiene il 33%, aveva dato il via alla pesante regolamentazione delle piattaforme tecnologiche da parte del governo cinese. L’autorizzazione di questi giorni è stata letta come un segnale di distensione e Alibaba ha guadagnato ieri il 13%.
Sono innegabile gli sforzi per sostenere il mercato da parte della Cina. Si tratta di provvedimenti rilevanti: