Morning call - 1 dicembre
Buongiorno,
Dati sull’inflazione europea sotto le attese
Mercato del lavoro USA ancora forte ma economia in rallentamento
Powell torna al doppio mandato e fa esplodere gli indici al rialzo
In Cina nuovi segni di allentamento della politica di tolleranza zero
Dati sull’inflazione europea sotto le attese
I dati preliminari sull’inflazione europea sono usciti sotto le attese al 10.0% in ribasso dal 10.6% del mese scorso e dello 0.1% mese su mese. Si tratta del primo ribasso dell’inflazione dal maggio 2021.
Questo aprirà probabilmente un dibattito per quanto riguarda la dimensione del prossimo rialzo all’interno della BCE anche se l’opzione 75 basis points sembra ancora probabile. Christine Lagarde questa settimana ha messo in chiaro come sia troppo presto per dichiarare che abbiamo già visto il picco dell’inflazione. Ma la BCE probabilmente ha in questo momento scarsissima fiducia nelle sue capacità previsive ed è probabile che voglia alzare di 75 basis points in quanto ancora indietro nei rialzi e perché probabilmente valuta come superiori i rischi di rallentare troppo presto.
Mercato del lavoro USA ancora forte ma economia in rallentamento
I Job Openings, le aperture di nuove posizioni lavorative negli Stati Uniti, sono scesi di 353k unità a 10.3 milioni in linea con le attese. Si tratta di un dato cui la FED guarda con grande attenzione e che vorrebbe veder scendere. Si nota quindi una certa diminuzione del numero di posizioni lavorative aperte anche se queste rimangono in numero molto maggiore rispetto a chi si dichiara in cerca di un lavoro. Il rapporto tra posizioni lavorative aperte e persone in cerca di occupazione è però ancora molto alto a 1.7 rispetto alla media storica. Molto sotto le attese invece il dato del Chicago PMI uscito a 37.2 contro attese di 47 che certifica un rallentamento dell’attività economica.
Powell torna al doppio mandato e fa esplodere gli indici al rialzo
L’evento clou di ieri è stato però il discorso di Powell al Brookings Institute. L’attesa era per un Powell molto determinato a spingere gli indici di nuovo al ribasso. In realtà Powell non ha detto nulla che non si sapesse già ma non è stato così aggressivamente hawkish come nelle ultime uscite. Visto che tutti erano posizionati per un ribasso, la reazione degli indici al rialzo ne è risultata amplificata con l’indice S&P 500 che ha guadagnato il 3% e il Nasdaq che ha guadagnato il 4.5%.
Il movimento più rilevante è stato però quello sui tassi reali con il 10 anni che è sceso di quasi 25 basis points portandosi a 1.23% in quanto la posizione meno hawkish di Powell ha fatto scendere i tassi nominali e salire le aspettative di inflazione. Questo ha sicuramente aiutato il rialzo di indici e oro, oltre che dei titoli legati all’inflazione.
Powell ha certificato il fatto che la FED rallenterà il passo dei rialzi. È quindi lecito attendersi un rialzo di 50 basis points a dicembre. Questo sembra un approccio di buon senso che era già nell’aria. Powell ha reiterato che la FED “will stay the course until the job is done”. Quindi un rallentamento dei rialzi ma probabilmente per i ribassi la banca centrale vorrà essere sicura che l’inflazione è effettivamente rientrata.
Una cosa importante però è cambiata nella comunicazione di Powell. È stata prestata più attenzione al fatto di non voler spaccare l’economia creando troppa disoccupazione. In termini forse un po’ utopistici si è detto che è forse possibile far scendere l’eccesso di creazione di posti di lavoro senza creare nuova disoccupazione. In altre parole, si è tornati al doppio mandato. Nelle ultime uscite di Powell era invece sembrato che il contenimento dell’inflazione fosse l’unico mandato e che l’aumento della disoccupazione fosse un danno collaterale necessario e anzi, in un certo senso, auspicabile. Forse anche su sollecitazione politica, si è ora tornati ad un approccio più equilibrato e questo è stato letto dai mercati in senso decisamente positivo.
Questo riapre uno scenario di rally di dicembre con obiettivo l’area 4200/4300 dell’indice S&P 500 causato da ricoperture da parte di chi è corto o sottopesato prima che nel nuovo anno economia debole e quantitative tightening tornino a pesare sugli indici.
Ora ad un rialzo di 50 basis points al prossimo meeting viene assegnata una probabilità dell’80%.
In Cina nuovi segni di allentamento della politica di tolleranza zero
Per quanto riguarda la Cina, molto importanti le dichiarazioni di ieri della vicepremier Sun Chunlan che ha detto che la variante omicron sta diventando meno pericolosa, che aumenta la percentuale di vaccinati e le autorità sanitarie hanno ormai accumulato una buona conoscenza del virus. Questa sembra una prima apertura ufficiale da parte delle autorità a qualche sorta di allentamento delle misure. Ieri si era avuta notizia di alcuni distretti nella regione del Guangzhou che avevano sospeso i lockdown. La risposta è stata un rialzo del 10% del Nasdaq Golden Dragon che è l’indice delle azioni cinesi a Wall Street.