Morning call - 23 Novembre
S&P 500 di nuovo a 4000
La proposta europea di cap al prezzo del gas
Le minute della FED
Nell’illiquidità della settimana del Thanksgiving negli Stati Uniti l’indice S&P 500 si è riportato in area 4000. Alcuni vogliono attribuire la motivazione di questo rialzo a commenti meno hawkish da parte di Mary Daly e Loretta Mester della FED ma, a questo punto, non assegnerei più di tanto peso ad ogni singolo commento proveniente dalla banca centrale. In un contesto di volatilità che scende prima della festività si tratta probabilmente di ricoperture meccaniche dal mercato delle opzioni. Di nuovo, l’area 4100 appare più che mai una resistenza cruciale sia dal punto di vista tecnico sia per il fatto che la FED ha ampiamente dimostrato di non volerla veder sorpassata. Dovessimo salire ancora, probabilmente il 30 novembre Powell suonerebbe risolutamente hawkish nel suo discorso al Brookings Institute.
Dopo mesi di trattative l’Europa ha partorito la sua proposta per il cap al prezzo del gas. Si tratta di un cap a 275 eur sul contratto front dei futures sul TTF che si attiva quando sono rispettate entrambe le seguenti condizioni:
il prezzo del futures deve essere superiore a 275 eur per due settimane consecutive
i prezzi del TTF devono essere superiori di 58 euro rispetto al prezzo di riferimento del Gnl per 10 giorni di negoziazione consecutivi nelle due settimane
E’ chiaro che il meccanismo ha delle debolezze. In primo luogo, il prezzo limite è molto alto, più di dieci volte i prezzi pre-crisi. C’è poi il fatto che il prezzo di 275 eur deve essere superato per due settimane, il che vuol dire che non sarebbe stato attivato neanche in agosto quando i prezzi hanno raggiunto 340 euro ma non sono rimasti sopra 275 per due settimane. Si introduce inoltre nell’equazione il prezzo del Gnl il cui benchmark notoriamente meno trasparente. Da ultimo, il fatto di applicare il cap al primo contratto potrebbe portare distorsioni sulla curva dei futures.
Se vogliamo trovare un punto positivo si potrebbe dire che, in ogni caso, il cap taglia la parte destra della distribuzione dei prezzi e quindi l’ipotesi cigno nero in cui si dovesse perdere completamente il controllo dei prezzi. Questo è senz’altro un risultato ma certamente non si tratta di una proposta forte.
Sarà probabilmente ancora una giornata piuttosto illiquida nell’attesa della festività di domani Negli Stati Uniti. Questa sera le minute della FED da cui si cercherà ancora qualche spunto sugli orientamenti all’interno del board della FED. Domani le minute della BCE.