Morning call - 30 Novembre
Buongiorno,
Alle 19.30 l’atteso discorso di Powell
Inflazione sotto le attese in Europa
Molta attenzione ai dati sui Job Openings USA
Il discorso di Powell
Evento clou della giornata sarà il discorso di Powell alle nostre 19.30. Non vi è dubbio che il presidente della FED sarà hawkish. La banca centrale non vuole che rialzi dei mercati pregiudichino lo sforzo in termini di restrizione delle condizioni finanziarie effettuato fino a qui.
In genere si considerano quattro fattori che influenzano le condizioni finanziarie:
Il livello dei tassi
I corporate bond spreads
La forza del dollaro
L’andamento del mercato azionario
Le condizioni finanziarie sono un canale importante per la trasmissione della politica monetaria. Una restrizione delle condizioni finanziarie volta a contenere l’inflazione opera attraverso una combinazione di aumenti dei tassi che rendono più i finanziamenti per imprese e privati, allargamenti degli spread di credito che rendono relativamente più costoso per le imprese finanziarsi sul mercato dei bond, rafforzamento del dollaro che riduce la domanda di beni per l’esportazione e riduce i prezzi dei beni importati, una discesa del mercato azionario che riduce la capacità di consumo delle famiglie.
Al contrario, un rialzo al mercato azionario come quello che si è registrato nelle ultime settimane si trasmette all’economia attraverso un aumento dei consumi causato dal cosiddetto “effetto ricchezza” che l’aumento del valore dei portafogli finanziari delle famiglie comporta. In questo momento, con consumi che si mantengono ancora relativamente forti, la FED vuole evitare questo effetto per contenere le pressioni sui prezzi. Oltre a questo, rialzi azionari tendono ad accompagnarsi a riduzioni degli spread e ad un dollaro in ritracciamento.
Per tutte queste ragioni Powell sarà molto falco. Detto questo, il mercato è anche fatto di aspettative e posizionamento, almeno nel breve. Quindi, il fatto che questo atteggiamento sia largamente atteso potrebbe ridurne l’effetto negativo sui mercati.
Per il momento il mercato stima l’inizio della discesa dei tassi nella primavera 2023. Powell proverà probabilmente a spostare più in là l’aspettativa di ribassi.
Inflazione europea sotto le attese
La grande novità di ieri è stata quella di dati sull’inflazione sotto le attese in Europa. L’inflazione spagnola è uscita al 6.8% anno su anno (contro attese di 7.4%) ed è scesa dello 0.1% nel corso del mese. L’inflazione tedesca è uscita al 10% anno su anno (contro attese di 10.4%) ed è scesa dello 0.5% nel corso del mese. Pesa il ribasso del prezzo dei carburanti e dell’energia.
Naturalmente siamo sempre su livelli storicamente estremamente elevati nei confronti dei quali il livello dei tassi sembra ancora inadeguato. Come è noto, però, spesso i mercati finanziari guardano più alle variazioni e alle differenze rispetto alle attese piuttosto che ai livelli assoluti.
Andando avanti sarà di fondamentale importanza il comportamento dei prezzi dell’energia dopo che i cap che l’Europa sta tentando di imporre sembrano assolutamente inadeguati. In questo senso, non sottovaluterei i comportamenti dei privati che sembrano entrati in un’ottica di risparmio energetico indipendentemente dai prezzi.
Oggi escono i dati di Francia, Italia ed Europa.
I dati sul mercato del lavoro USA
Molto importanti anche i dati statunitensi sui Job Openings. Si è ormai capito che si tratta di un dato cui la FED guarda con particolare attenzione. Tutti questi mesi di rialzi dei tassi sono avvenuti nel contesto di un mercato del lavoro che è rimasto forte.
In particolare, le posizioni lavorative aperte hanno continuato ad essere molto superiori al numero di persone che cerca lavoro. Questo fornisce una certa forza contrattuale a chi cerca lavoro, specialmente per quanto riguarda i lavori meno specializzati. Il mese scorso si sono registrate 10.7 milioni di posizioni aperte. Questo mese l’attesa è per 10.3 milioni. L’atteso raffreddamento del mercato del lavoro auspicato dalla FED passa naturalmente anche attraverso una minore creazione di posti di lavoro.
La Cina cerca di contenere le proteste
Per quanto riguarda la Cina, che tanta attenzione ha attirato in questi giorni, i PMI usciti questa notte sono sotto le attese ed indicano un ulteriore deterioramento dell’attività economica.
Nonostante le proteste di questi giorni e i dati deboli gli indici sono comunque saliti nelle ultime sedute. Ieri a Wall Street l’indice delle società tecnologiche cinesi è salito del 5%.
Non c’è ancora una posizione ufficiale del presidente Xi verso le proteste ma l’approccio da parte degli organi di governo sembra quello di incoraggiare gli anziani alla vaccinazione mentre si ammorbidiscono gradualmente le misure anticovid. I media di stato stanno pubblicando interviste a cittadini infettati e guariti dal Covid. Può sembrare un particolare irrilevante ma sono invece segnali in un paese dove nulla avviene per caso. I malati erano prima colpiti da una specie di stigma sociale mentre ora si cerca di normalizzare la contrazione del virus.
Intanto, per quanto riguarda il settore immobiliare, le misure adottate la scorsa settimana per favorire l’accesso al credito da parte dei developers sembrano essere piuttosto significative e si registrano rialzi di azioni e obbligazioni del settore.