Inizio dell’anno positivo per l’Europa
Moderato ottimismo in Asia per la riapertura cinese
Nuovi scioperi in UK ( e presto anche altrove?)
Primi dati sull’inflazione tedesca meglio delle attese
Inizio dell’anno positivo
La giornata di ieri ha visto un’apertura positiva per le borse europee e rendimenti dei bond in discesa anche se in un contesto illiquido e poco significativo visto che molti mercati erano chiusi.
L’Europa sta comunque sovraperformando. Come si diceva lo scorso anno, sono talmente tanti i motivi per non investire nel Vecchio Continente che hanno reso il sottopeso sull’azionario europeo un tema di largo consenso. Da queste condizioni di sottopeso da parte degli investitori basta uno sviluppo positivo come il clima mite di questo inverno che sta rendendo la situazione energetica meno precaria per spingere il mercato contro la view di consenso stessa.
Dal grafico sotto si evince come nell’ultimo mese siano proprio la Cina e l’Europa a sovraperformare rispetto agli Stati Uniti nonostante l’approccio estremamente hawkish di Christine Lagarde.
Moderato ottimismo in asia per la riapertura cinese
Mercati asiatici in positivo nella notte con l’Hang Seng al rialzo del 2%. Qui il focus è sulla riapertura cinese. Negli ultimi giorni si sono succeduti dati che mostrano un rallentamento dell’attività economica ma in un contesto di riapertura questi potrebbero essere lagging indicators. Le notizie che arrivano dal fronte Covid sono piuttosto discordanti e danno una situazione che potrebbe aver raggiunto il picco dei casi a Pechino mentre continua a peggiorare a Shangai.
Il fatto che per alcune città si parli di picco anche in presenza di una rimozione delle misure anticovid potrebbe essere comunque letto in modo positivo. Le prime indicazioni dei prezzi vedono rame e argento in rialzo. I metalli industriali sarebbero infatti i primi a beneficiare di una riapertura cinese. Anche l’oro ha raggiunto il livello di 1843 dollari questa mattina sulla scia dei tentativi di riapertura cinese e probabilmente di acquisti che continuano da parte delle banche centrali.
I mercati quest’anno rischiano di essere piuttosto selettivi nelle loro reazioni. Se effettivamente vi fosse una riapertura cinese potrebbero beneficiarne alcune materie prime ma non necessariamente l’azionario globale almeno finché il maggior timore è l’inflazione.