Nessun accordo sul debt ceiling e il mercato si innervosisce
Non necessariamente l’effetto di medio periodo di un accordo sarà positivo
I PMI usciti ieri sono poco compatibili con una recessione imminente
Si allontana di nuovo la prospettiva di un accordo
Ancora nessun accordo sul debt ceiling e il mercato, alla fine, rischia di innervosirsi. Ieri si sono avute vendite intorno all’area 4200 dell’indice S&P 500 che è proprio il limite superiore di quel range 3800/4200 all’interno del quale l’indice staziona da diversi mesi.
Apparentemente non sono programmati nuovi meeting imminenti e, da parte repubblicana, si comincia anche a mettere in dubbio il fatto che il Tesoro effettivamente esaurisca i fondi a inizio giugno, come affermato da Janet Yellen. Si tratterebbe, secondo i repubblicani, di una tattica per far passare un senso di urgenza che invece non c’è.
È ancora probabile che si raggiunga un’intesa ma questa comunque comporterà un accordo per un taglio della spesa pubblica e un drenaggi…