USA: i veri obiettivi di Trump.
Buongiorno,
Il polverone causato dalle mosse imprevedibili di Trump non deve trarre in inganno. Si tratta di un piano che è stato invece preparato con molta cura prima dell’inizio del suo secondo mandato.
Capire quali sono le idee di fondo che guidano le decisioni di questa amministrazione può aiutare a intuirne gli sviluppi.
La filosofia alla base delle decisioni di politica economica e commerciale dell’amministrazione Trump può essere ricostruita a partire da alcuni interventi di Bessent, il nuovo Segretario al Tesoro, e di Stephen Miran, capo dei consiglieri economici di Trump.
L’idea di fondo è che gli Stati Uniti stanno sostenendo dei costi che spetterebbero ad altri paesi.
In particolare questi costi attengono a:
Difesa: nell’ambito della NATO, gli Stati Uniti pagano anche per altri paesi che investono in difesa una percentuale molto minore del PIL.
Dollaro: gli Stati Uniti forniscono al mondo la valuta di riserva globale. La grande domanda di valuta di riserva produce una strutturale sopravvalutazione del dollaro che viene poi pagata dall’industria domestica in termini di minore competitività sui mercati internazionali.
Supporto ai consumi globali: il consumatore statunitense ha assunto con il tempo su di sé il ruolo di consumatore di ultima istanza di tutti i beni che vengono prodotti globalmente.
A fronte di questo ruolo assunto dagli Stati Uniti, le altre economie, Europa e Cina in particolare, possono permettersi di non stimolare la propria domanda interna quanto potrebbero, si finanziano a tassi bassi, hanno delle valute sottovalutate e questo consente loro di vivere di export.
Secondo la nuova amministrazione Trump, è arrivato il momento di far pagare anche agli altri paesi parte di questi costi.
Questo obiettivo può essere raggiunto in diversi modi.
Per esempio:
Favorendo un ribasso del dollaro e un apprezzamento delle altre valute
Inducendo gli altri paesi a stimolare le proprie economie per ridurre il disavanzo commerciale statunitense
Costringendo i paesi alleati a comprare dei Treasuries perpetui se vogliono continuare a godere della protezione degli Stati Uniti
Imponendo tariffe sulle importazioni negli USA
Si è molto parlato di un cosiddetto Mar-a-Lago Accord che potrebbe contenere molti di questi punti.
In realtà, è probabile che un accordo formale in questi termini non vedrà mai la luce ma è evidente come queste tesi siano già al centro delle trattative.
Vale la pena osservare come le decisioni su difesa europea e stimoli fiscali in Germania, presentate come autonome decisioni dei nostri governanti, vengono rivendicate dall’amministrazione Trump come una propria vittoria negoziale.
Vanno nel senso cioè di quella condivisione dei costi e di indebolimento del dollaro che vengono auspicati. E’ molto probabile che siano stati oggetto di discussione con gli Stati Uniti.
Ciò che dobbiamo aspettarci per il futuro è che le trattative commerciali e quelle sulla difesa siano sempre più intrecciate, con l’amministrazione statunitense sempre alla ricerca di un deal, come lo chiama Trump, ispirato alle idee che abbiamo elencato sopra.